Arezzo, 11 novembre 2007 – ”Me lo hanno ammazzato a 28 anni con una pistola. Ora le istituzioni facciano la loro parte, con tutti i decreti di urgenza che hanno fatto me lo hanno ammazzato a 28 anni”. Queste le parole di Cristiano Sandri, il fratello di Gabriele, appena uscito dalla caserma della polizia stradale di Arezzo.
L’avvocato di famiglia Luigi Conti ha detto: ‘E’ stato un omicidio volontario, voglio vedere se avete il coraggio di mettervi contro la polizia”.“Il poliziotto ha sparato alla macchina in cui viaggiava Gabriele a trenta metri di distanza, dalla corsia opposta. È gravissimo, poteva colpire chiunque”. Così i tifosi della Lazio amici della vittima, ricostruiscono gli attimi in cui ha perso la vita Gabriele Sandri.Fonte: Quotidiano.net
Ma questo cosa centra??????
Deve pagare(davvero e senza omissioni) chi ha esagerato con la violenza,chi gira per le strade convinto di avere diritto di vita e di morte solo perché indossa una divisa, ma che alcuni tifosi approfittino di questo per fare casino…
Se si lascia che le etichette siano piu’ importanti dei singoli individui è finita. Gli ultras sono tutti violenti,i poliziotti sono tutti bastardi,i rumeni sono tutti cattivi… BASTA aprite gli occhi non è così.
Purtroppo è vero che la madre degli imbecilli è sempre incinta ma non sceglie un gruppo etnico,una fazione sportiva o un credo religioso per distribuire i suoi figli,no! Li distribuisce ovunque ben mescolati a chi fa del suo meglio per vivere.
Alla fine un ragazzo è morto e ci sono persone che stanno soffrendo un modo straziante. Mi fa pena e non credo sia giustificabile chi ne approfitta per fare del male gratuito.
Certo se il calcio non muovesse i soldi che muove e se non fosse in mano a chi ha davvero il potere in questo stato, allora tutti i problemi di violenza sarebbero ormai finiti o ridotti a episodi veramente insignificanti!
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abbiamo frequentato la stessa università e conoscevo molti suoi amici.
Non si riesce ad immaginare che in Italia nella proria auto una persona possa essere raggiunta da un poiettile e morire così, senza motivo
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Il vero problema sai qual’è? Che con il calcio non c’entra nulla l’uccisione del povero ragazzo! E’ come se domani ammazzano me al supermercato e viene fuori che sono milanista! E via con striscioni, ultrà filo-nazisti al mio funerale, città devastate!
Il vero problema è che il giornalismo volto al sensazionalismo ha purtroppo trovato lo scoop del momento e ha iniziato a dare informazioni errate e parziali. Questo casino con giornalisti più capaci di interpretare i fatti di cronaca, non sarebbe successo!
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Si è vero,il sensazionalismo a tutti i costi è ormai un dato di fatto,stavolta ,purtroppo,ha aiutato chi non vedeva l’ora di far casino a farlo!
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Come ho scritto ad inizio settimana, se i media avessero fatto il loro lavoro avrebbero, DA SUBITO, parlato di “ragazzo ucciso” e non di “tifoso”. Ma probabilmente la notizia non avrebbe avuto mercato quindi molto meglio questo modogossipparo di fare informazione… che schifo e soprattutto, che pena tutti coloro che continuano a nutrirsi bovinamente di quel che dicono i media senza mettere in moto il proprio cervello!
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I media tradizionali stanno svolgendo perfettamente il loro compito, imbalsamare i cervelli 😉 😦
Hai ragione
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E’ vero, il calcio tira, tira, tira calci nel culo non ad un pallone come dovrebbe, è vergognoso che un ragazzo ci la masci la pelle, ma lo è anche anche che un ragazzo si prepari alla guerriglia contro altri ragazzi solo perché tifano diversamente, i media poi, menzogne, speculazione ossessiva, ma di chi è la colpa se abbiamo una società così? Chi a dato un calcio al “calcio” dopo che è uscita una briciola di verità su quanto sia corrotto? Tutti a tifare come prima e piu’ di prima, hei ragazzi se non ci svegliamo, non stupiamoci più’ ne dei morti ne della violenza ne di schifosate di giornali e televisione.
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